Bene il fatturato Target Sinergie nel 2012 che cresce di oltre 4 milioni di euro (+26% rispetto al 2011), trascinando con se anche la crescita dei dipendenti del gruppo: circa 180 in più. Sono così due i segnali positivi - in controtendenza generale - che il gruppo riminese registra nel bilancio dello scorso anno. Meno positivo il risultato finale, un disavanzo di circa 200 mila euro su un bilancio totale di 20 milioni 500 mila euro, disavanzo ampiamente coperto dagli accantonamenti 2011. «Una sostanziale tenuta che non spegne il nostro ottimismo, anzi lo rafforza per come il gruppo Target Sinergie e le cooperative aderenti (Log – It e In Opera Onlus) stanno affrontando questo delicato momento nazionale», dice Davide Zamagni, presidente del consorzio riminese.

«Mentre molti settori soffrono pesantemente la crisi, qualche cliente ci è sfuggito, ma sono di più quelli acquisiti. - continua Davide Zamagni - Ed anche i segnali per il 2013 sono positivi, con rapporti consolidati che diventano un incremento di commesse e nuovi clienti che fanno allargare il nostro bacino territoriale. Siamo presenti in Emilia-Romagna, Marche, Abruzzo, Lombardia, Toscana, Sardegna e, da quest'anno, Campania». La logistica si conferma il settore con il maggior fatturato: 15 milioni, +3 milioni 200mila rispetto al 2011. Tra i risultati raggiunti nel 2012 l'aggiudicazione in Sardegna di un appalto presso il Pastificio Cellino e l'avviato rapporto con Esselunga, oltre all'ampliamento di servizi erogati a clienti consolidati nella Grande Distribuzione Organizzata. Incrementi di fatturato anche per il settore delle pulizie (uffici, stabilimenti industriali e aziende alimentari) e nei servizi alle imprese pubbliche e private: backoffice, order entry, Customer relationship satisfaction (Crm), In quest'ultimo settore si è aggiunta la  Società del Gas Rimini (Sgr).

Accanto ai numeri in euro, Simone Vezzali, direttore del personale, spiega che il gruppo «ha raggiunto i 731 dipendenti, di cui 534 inquadrati con il contratto a tempo indeterminato, mentre il restante sono legati agli impegni stagionali o in corso di stabilizzazione. Da registrare che oltre il 50% dei nuovi assunti della consorziata cooperativa sociale In Opera, sono persone provenienti da categorie svantaggiate». E sempre per la cooperativa sociale In Opera, di cui Vezzali è presidente, è da registrare nel 2012 la menzione speciale al Premio Marco Biagi – Il Resto del Carlino per la Solidarietà Sociale.

Dal bilancio 2012 si leggono in filigrana le positività ma anche i problemi che affrontano le imprese italiane in questo delicato periodo: i temi del lavoro, i margini, la tassazione e l'accesso al credito. «Abbiamo aumentato il fatturato di oltre 4 milioni, ma abbiamo aumentato i costi del personale di altrettanto – dice Domenico Pirozzi, fondatore del gruppo e presidente della consorziata Target Service – L'incremento del costo del lavoro per noi è un valore, perché significa che possiamo permetterci di pagare oltre 4 milioni in stipendi in più. La crisi ci fa soffrire nei minori margini, certo, ma abbiamo investito in migliore qualità. Altra voce segnata dai tempi è la voce imposte: quasi tutte le cooperative del gruppo hanno il bilancio prima del pagamento delle imposte in attivo, dopo le imposte in passivo: l'eccessiva pressione fiscale è un problema. Un'altra nota di sofferenza sono i costi finanziari e gli anticipi delle banche sulle fatture emesse, necessari per pagare regolarmente gli stipendi, che si fanno sentire in negativo sul risultato finale del bilancio».