di Marzia Caserio

Quando la lampadina si accende non c’è bisogno di andare all’estero. La storia di successo è quella di Lorenzo Lancerotto, 27 anni, riminese e laureato nel 2009 in Ingegneria gestionale. Un percorso senza sbavature, il suo, quando al termine della laurea s’inserisce subito in un progetto d’innovazione portato avanti dall’Università di Modena e Reggio Emilia tramite il DIEM di Bologna, in un’azienda forlivese per la riorganizzazione interna, con l’obiettivo di migliorare i flussi produttivi. “Il titolo del progetto – spiega Lorenzo – era ‘Analisi dei flussi di materiale del layout di produzione’ e assieme ad altri due neolaureati abbiamo analizzato le strutture delle aziende cercando di capire come meglio ottimizzare i costi”.

Cosa vuol dire questo in realtà? Si tratta della cosiddetta analisi logistica, già molto conosciuta all’estero, in via di sviluppo in Italia, che consente di valutare i costi effettivi dell’azienda per poi ottimizzarne lavoro e spesa economica. Dopo il primo step, Lorenzo ha partecipato a un ulteriore progetto all’interno di un magazzino di distribuzione in provincia di Rimini, per individuare potenziali problematicità che potessero ridurne la produttività o l’efficienza. Da lì l’incontro con Spinner 2013 nato dalla collaborazione dell’Università di Bologna e Target Service – tra i più importanti operatori logistici dell’area riminese – presso la quale da qualche tempo Lorenzo è stato assunto con contratto.

Allora non è vero che il lavoro manca…

“In realtà in questo settore siamo in pochi, non ci sono molti giovani che si riversano, ma il mercato in questi ultimi anni sta crescendo e la concorrenza sarà sempre maggiore. Con la crisi ha preso piede l’analisi logistica, soprattutto nelle aziende di Rimini caratterizzate da un lavoro stagionale e quindi da una necessità di razionalizzare le risorse in maniera differente per l’inverno e l’estate”.

Cosa fa nel concreto del personale con le tue competenze?

“L’obiettivo è fare una fotografia completa dell’azienda, una vera e propria analisi dei costi partendo dal personale, la gestione del magazzini, ecc. Con i dati alla mano si può stilare un piano di ottimizzazione della logistica riducendo le spese, le inefficienze, gli sprechi, ma sempre con il massimo del rendimento”.

Lorenzo è solo uno (sempre troppo pochi) dei casi di successo promossi dal progetto Spinner 2013 dell’Emilia-Romagna, regione che ha investito per il prossimo triennio 15 milioni di euro nel settore della ricerca e dell’innovazione.

Ha mai pensato di lasciare l’Italia e sviluppare le sue idee altrove?

“Per quanto riguarda l’estero è un ipotesi che all’inizio non ho scartato, ma sono stato contento, e lo sono ancora, di lavorare in Italia e tanto più a Rimini, anche se il lavoro mi porta a spostarmi spesso tra nord e centro Italia. Ho degli amici che lavorano in un altro settore, quello aerospaziale, e che tramite spin-off sono riusciti a tirar fuori qualche idea innovativa. Al momento molte aziende cercano solo collaboratori a progetto, stagisti neolaureati per evitare costi del personale e senza pensare tanto all’innovazione o a progetti reali. Per cui, nel mio caso, Spinner e in generale le collaborazioni con Università, spin-off e quant’altro, sono sicuramente un buon trampolino di lancio”.

Come vede il suo futuro?

“Al momento grazie a Spinner e alle varie esperienze precedenti, ho un lavoro a tempo indeterminato che mi soddisfa e che, vista la sua caratteristica dinamica, mi stimola molto. Sono spesso in aziende diverse, non ho un lavoro da scrivania da otto ore ma un impiego operativo, sul campo, che mi fa entrare in contatto con tante persone, operai e top managers. Certo, bisognerà valutare cosa continuerà ad offrire il mercato, come si evolverà, soprattutto qui a Rimini, perché tranne i soliti picchi stagionali, è davvero di basso profilo”.

Fonte:  Mensile Tre, Tutto Rimini Economia, foto di Riccardo Gallini, Rimini